Rete dei Tecnopoli
Giornata mondiale del riciclo

Sai qual è la Settima Risorsa del nostro pianeta dopo l’aria, l’acqua, i minerali, gas naturale, petrolio e carbone?

I materiali riciclati!

A riconoscergli il ruolo è Global Recycling Foundation, la fondazione privata che nasce con lo scopo di intensificare la consapevolezza e l’educazione nell’importante ambito del riciclo. Per farlo ha voluto dar vita al Global Recycling Day, la Giornata Mondiale del Riciclo, che quest’anno il 18 marzo ha celebrato la sua sesta edizione. L’evento è un’occasione per sensibilizzare maggiormente la coscienza mondiale, supportando il cambiamento, verso l’adozione di comportamenti decisamente meno nocivi da parte dei governi, delle aziende, delle comunità e del singolo.

Come ogni anno, la fondazione crea l’hashtag #RecyclingHeroes, il quale riconoscerà globalmente le persone, i luoghi e le attività impegnate a dimostrare l’importante ruolo che riveste il riciclo.
In occasione di ogni edizione è assegnato un premio agli eroi eletti vincitori, attivisti nella salvaguardia dell’ambiente, promotori del cambiamento verso una corretta e necessaria attività di riciclaggio.

Scopri sul sito ufficiale del Global Recycling Day!

Ma capiamo meglio perché il riciclo è essenziale alla salvezza del nostro pianeta.

Abbiamo appena parlato di eroi mondiali e grandi realtà che fanno sentire il loro supporto, è bene sapere che se queste riescono ad avere un grande impatto positivo sull’ambiente è solo grazie ai singoli individui che scelgono ogni giorno di supportarle. Come? Ora lo vediamo insieme.

 L’attività di riciclo dei rifiuti diventa essenziale alla vita sul nostro pianeta.

Riciclare ci aiuta a risparmiare risorse naturali e materie prime, determinanti per la vita sul nostro pianeta ma destinate ad estinguersi. Riciclando il vetro, la carta o la plastica, ad esempio, non è necessario utilizzare tante nuove materie prime per fabbricare nuovi prodotti. In questo modo possiamo risparmiare una quantità significativa di metalli, petrolio, legno etc..

Riciclare ci aiuta a risparmiare energia. Ci permette di riutilizzare i materiali diminuendo la quantità di energia utile all’estrazione e alla creazione di prodotti nuovi, in quanto minore la quantità di energia necessaria alla conversione dei materiali riciclati. Inoltre, con un minore consumo di energia generiamo meno CO2 e riduciamo l’effetto serra.

Per questo il nostro paese si vede costantemente impegnato nel tema del riciclo. La produzione di materiale riciclato è aumentata del 13,3% tra il 2014 e il 2020. L’ Italia, nel 2020 ha riciclato il 72% di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali, un primato europeo!

 Conoscere il nostro pianeta e le conseguenze che i nostri comportamenti hanno su di esso è determinante per il futuro della vita delle persone e per l’ambiente. La ricerca svolge un ruolo essenziale per lo studio di soluzioni altamente innovative che possono migliorare la vita quotidiana di tutti su questo Pianeta, dove il contributo di ognuno è prioritario.


E se in Emilia-Romagna si parla di ricerca e innovazione, si parla anche dei Tecnopoli, particolarmente attivi nell’ambito della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.


Il Tecnopolo di Piacenza, con il suo laboratorio MUSP è attivo nel progetto Reclaim-er, presentato anche al World Remanufacturing Summit 2024, che ha l’obiettivo di sviluppare modalità di  affinazione dei materiali riciclati per la produzione di nuovi componenti attraverso un processo ibrido additivo-sottrattivo, specificamente progettato e ottimizzato per questo scopo. Il raggiungimento di questi risultati faciliterà l’adozione di processi circolari all’interno delle aziende, incentivando così la loro estensione ad altri componenti e una più ampia circolarità all’interno delle catene di fornitura.

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Il Tecnopolo di Bologna CNR, ha tra i suoi obiettivi anche quello di creare innovazione per conoscere e proteggere l’ambiente. Da qui l’impegno nel monitoraggio dell’atmosfera e degli ambienti acquatici, lo sviluppo di nuove tecniche di depurazione e trattamento delle acque reflue e progetti di rigenerazione urbana.

Tema quest’ultimo, a cui il Tecnopolo, in collaborazione con il laboratorio PROAMBIENTE, ha dedicato un importante evento divulgativo. Una preziosa occasione di confronto volta ad avviare percorsi di trasformazione urbana nel territorio regionale. 

L’obiettivo? Rendere le città inclusive, sicure, durature e sostenibili.

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Il Tecnopolo di Rimini ha nella  sostenibilità uno dei filoni che guidano le sue le attività di ricerca industriale e scientifica. In particolare il CIRI FRAME si occupa dello sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, del monitoraggio dell’inquinamento ambientale, dello studio di iniziative di risanamento e della valorizzazione delle risorse marine. Il  Tecnopolo si propone come un soggetto importante per  sviluppare e trasferire tecnologie e metodi innovativi per il controllo della qualità ambientale e la gestione delle risorse naturali.

Con lo stesso obiettivo, nasce la partnership con Santarcangelo dei Teatri e il convegno SOSTENIBILE È POSSIBILE? Pratiche condivise per ridurre l’impatto degli eventi. Oggetto dell’incontro un’analisi accurata e scientifica dell’impronta di carbonio del Festival, preziosa per guidare i prossimi passi per diventare sempre più sostenibili  e minimizzare il proprio impatto ambientale.

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Il team di esperti in biologia, chimica, geologia, fisica e ingegneria, che fanno ricerca presso il laboratori del Tecnopolo di Ferrara offrono alle imprese soluzioni sostenibili, al fine di tutelare l’ambiente e le risorse naturali.
Come accade nel laboratorio Terra&AcquaTech, impegnato nello sviluppo di proposte innovative all’interno del panorama dell’agrifood,  della pesca e dell’acquacoltura, attraverso dinamiche di green economy volte a minimizzare l’impiego di materie prime e fonti energetiche, riducendo così gli scarti e dando un forte sostegno all’economia circolare. 

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Il Tecnopolo di Ravenna concentra molte delle sue attività sullo sviluppo di processi industriali che facilitino la transizione green in Emilia-Romagna. In particolare, nel workshop che si terrà a Ravenna il 6 giugno 2024, il Tecnopolo intende riunire esperti della comunità scientifica e dell’industria per valutare l’interazione tra plastica e ambiente.
Tra le tante attività, verranno presentate ed esplorate le soluzioni innovative volte a sviluppare materiali a basso impatto ambientale o a massimizzare il riciclo e il recupero tramite tecnologie avanzate.

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Un ruolo strategico per il tema della cura dell’ambiente viene svolto dal Tecnopolo di Parma, che con il suo polo scientifico CIPAK (Centro Interdipartimentale per il Packaging) è attivo nel campo dell’Ingegneria e Impatto ambientale. A tal proposito il Tecnopolo ha organizzato, in collaborazione con il CIRI Agroalimentare e il Clust-ER Agrifood, il workshop “Analisi e mappatura delle value chains del packaging alimentare su scala regionale”. Un  incontro interessante, in cui sono state esplorate le competenze, le sfide e le opportunità nel settore del foodpackaging alimentare regionale, nel contesto del progetto europeo Value4Pack.

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Queste sono alcune delle iniziative che la rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna realizzate attraverso la promozione dello sviluppo e dell’innovazione, al servizio della sostenibilità e dell’economia circolare.