Le recenti innovazioni in materiali compositi e tecniche di fabbricazione stanno però aprendo la strada a diverse alternative interessanti, prime fra tutte quella della fibra di carbonio, uno dei materiali compositi più promettenti per il futuro, nominata dalla National Academy of Engineering, insieme ai materiali compositi, una delle più grandi conquiste ingegneristiche del XX secolo.
Grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e resistenza, la fibra di carbonio è diventata infatti il materiale d’eccellenza in settori che richiedono elevatissime prestazioni, come nell’industria delle costruzioni, dell’aerospace e dell’automotive. Oltre alle proprietà di resistenza e conducibilità termica, i materiali in fibra di carbonio sono noti per l’estrema durabilità nel tempo ma anche per l’elevato impatto ambientale legato alla sua produzione. Diventa quindi di vitale importanza affrontare questa problematica.
Un tema di fondamentale importanza, a cui il Tecnopolo di Piacenza e il Consorzio MUSP, il 20 giugno scorso hanno dedicato il convegno “Towards Circularity in Carbon Fiber Reinforced Polymers”.
Durante l’evento, grazie anche al coinvolgimento di consulenti esperti dal CLUST-ER Mech, i partecipanti hanno avuto occasione di esplorare le opportunità di una catena produttiva più sostenibile, attraverso l’analisi delle pratiche industriali attuali, la presentazione di progetti orientati alla circolarità e l’identificazione delle principali sfide scientifiche, tecnologiche e industriali che coinvolgono sia i singoli attori che l’intera filiera.
«Il riciclo delle fibre di carbonio – spiega Paolo Albertelli, docente al Politecnico di Milano e collaboratore del Tecnopolo – riduce la dipendenza da materiali vergini e l’impatto ambientale associato alla produzione di nuovi materiali che potranno essere utilizzati anche in campi applicativi che tradizionalmente non usano questi materiali. Inoltre, il riciclo può stimolare l’innovazione tecnologica, incoraggiando lo sviluppo di nuove tecnologie e processi per il trattamento e il riutilizzo di questi materiali.
Durante l’evento si è parlato anche delle sfide associate al riciclo delle fibre di carbonio, come la necessità di sviluppare processi efficienti ed economicamente sostenibili per evitare la contaminazione dei materiali ricalati e la conseguente degradazione delle qualità. Tuttavia, attualmente, la quantità di fibre di carbonio disponibili per il riciclo è limitata rispetto alla domanda potenziale. Ciò può rendere difficile garantire un flusso costante di materiali da riciclare e rendere meno economicamente vantaggioso investire nel riciclo.»
Come conferma il Professor Albertelli, superare queste sfide richiederà un impegno continuo e un approccio collaborativo da parte dell’industria, della ricerca e dell’innovazione per sviluppare nuove tecnologie e processi. Solo attraverso un lavoro sinergico sarà possibile massimizzare l’efficienza del riciclo, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità a lungo termine. Eventi come questo rappresentano quindi un’importante opportunità per unire le forze e definire strategie comuni, affinché il settore dei materiali compositi possa prosperare in un contesto circolare e innovativo.
Per maggiori informazioni sugli eventi e le opportunità offerte dal Tecnopolo e dal Consorzio MUSP, consulta il calendario di eventi su ThePlanner e visita i siti ufficiali: